I soldati russi fermano l’avanzata a Lysychansk. Per la prima volta da quando è iniziata la guerra, la Russia non rivendica la conquista.
Il conflitto tra Russia e Ucraina continua. Dopo i conflitti che hanno messo in ginocchio Lysychansk, però, l’avanzata dei russi si è arrestata. A confermare la notizia sia Kiev che Mosca. Per la prima volta da quando è iniziata la guerra, i russi non hanno rivendicato la conquista nel territorio di Lysychansk.
Secondo quanto segnalato dall’autorevole Institute for the Study of War (Isw) all’interno dell’ultimo report sulla situazione in Ucraina, “Il ministero della Difesa russo ha rivendicato guadagni territoriali ogni giorno dall’inizio della guerra. Ma non ha rivendicato alcun nuovo territorio o movimento di forze di terra da quando ha completato l’accerchiamento di Lysychansk il 3 luglio”.
Le forze armate di Kiev affermano che “Nessuna offensiva è stata segnalata nella direzione di Seversk né nella direzione di Bakhmut, vicino a Lysychansk, né nella direzione di Kramatorsk”.
I russi fermano l’avanzata, si tratta di una “pausa operativa”?
Secondo il think tank americano, si tratterebbe di una “pausa operativa” messa in atto da Mosca. Lo scopo è quello di riprendersi per mettere in atto una nuova offensiva. Queste le dichiarazioni del think tank americano: “Questi tentativi limitati sono compatibili con una pausa operativa, che non implica una completa cessazione delle ostilità. Ciò significa, in questo caso, che le forze russe probabilmente si limiteranno ad azioni offensive su scala relativamente ridotta, mentre cercheranno di creare le condizioni per offensive più ampie”, concludono.
Secondo il report di guerra dell’intelligence britannica, “le unità russe coinvolte nelle conquiste della scorsa settimana si stanno probabilmente riorganizzando”. Intanto, il presidente ucraino Zelenksy ha spiegato che “I contrattacchi ucraini hanno drasticamente ridotto il potenziale offensivo della Russia” e “le truppe ucraine stanno già avanzando in diverse direzioni tattiche, come nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia”.
